Quando si parla di contraccezione ci si riferisce a quell’insieme di metodi (ormonali, meccanici, naturali, chirurgici) che consentono la prevenzione di una gravidanza indesiderata.
La scelta del metodo può essere condizionata da diversi fattori come quello dell’età, del tipo di relazione (occasionale, stabile, matrimonio), dal livello di salute, dalla frequenza dei rapporti sessuali. Altri fattori importanti, che dovrebbero essere presi in considerazione, nel momento della scelta sono:
- L’efficacia del metodo (anche rispetto alla trasmissione delle malattie)
- L’nnocuità per la salute (per alcuni possono esserci controindicazioni)
- La reversibilità del metodo (ripristino della ferttilità se desiderato)
- L’accettazione da entrambi i partner
I vari metodi sono stati indicizzati rispetto alla loro percentuale di efficacia in una scala che si chiama “Indice di Pearl”. Va però ricordato che tale indice ha validità solo se il metodo anticoncezionale scelto è usato correttamente e in maniera costante. L’indice di Pearl non ha nessuna validità rispetto alla possibilità di contrarre Malattie Sessualmente Trasmissibili.
METODO
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EFFICACIA
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Pillola | |
Anello vaginale |
99%
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Dispositivo Intauterino al Lenorgestrel | |
Cerotto anticoncezionale | |
Spirale |
98%
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Diaframma |
85-95%
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Preservativo |
85-93%
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Spermicidi |
75-83%
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Billings |
70-75%
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Ogino-Knaus |
60-74%
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Nessun metodo |
43-55%
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METODI ORMONALI
La Pillola
Dispositivo di contraccezione ottenuto dalla diversa combinazione di ormoni femminili: un estrogeno e di un progestinico. Questi due ormoni, combinati insieme, hanno la capacità di bloccare l’ovulazione ed in questo modo evitare la fecondazione. Attualmente in commercio esistono due tipi di pillola una più “tradizionale” da assumere per 21 giorni ed un’altra con assunzione continua di 28 giorni.
La pillola dei 21 giorni deve essere assunta una volta al giorno partendo dal primo giorno del flusso mestruale continuando per tre settimane. Finita la confezione segue una pausa di 7 giorni per poi iniziare con una nuova confezione dallo stesso giorno della settimana. Durante la pausa si manifesterà il ciclo mestruale. La pillola dei 28 giorni non ha, invece, necessità del periodo di sospensione venendo assunta in questo modo di seguito tutti i giorni. Preferibilmente la pillola va assunta allo stesso orario anche se l’importante è di non superare le 12 ore di ritardo che comprometterebbe l’efficacia contraccettiva.
Nei primi mesi di assunzione è possibile che si verifichino casi di tensione del seno, di nausea, di piccole perdite di sangue fuori dalle mestruazioni, lievi effetti collaterali del tutto normali e che tendono velocemente a sparire.
La scelta della pillola viene effettuata da parte del medico, scelta personalizzata in base alle caratteristiche di ogni singola persona.
Si è ormai riscontrato che l’assunzione prolungata della pillola è capace di provocare la riduzione della comparsa di alcune patologie come, l’artrite reumatoide, tumori all’apparato riproduttivo oltre agli effetti immediati sulla normalizzazione del ciclo e riduzione dei dolori mestruali. Un’azione positiva si è riscontrata anche sulla pelle rispetto ad acne e irsutismo e da alcuni studi sembra apparire una riduzione del 12% di patologie cardiovascolare in donne che aveva utilizzato come metodo contraccettivo la pillola.
In alcuni rari casi la pillola può provocare delle controindicazioni, in persone in forte sovrappeso o nelle accanite fumatrici. Per questo è sempre necessaria la consultazioone di un medico e del ginecologo in modo da poter valutare ed escludere eventuali rischi.
L’utilizzo della pillola è del tutto reversibile, una volta sospesa l’assunzione l’ovulazione ricomincerà immediatamente. Ovviamente anche se dal punto di vista contraccettivo offre un livello di sicurezza massimo, ricordaimo che la pillola non offre nessun tipo di protezione rispetto alle malattie sessualmente trasmittibili (MST)
La Pillola del giorno dopo
Conosciuta in questo domo è da considerarsi esclusivamente come un dispositivo di contraccezzione di emergenza. Sono in realtà due compresse di ormone progestinico che per ottenere la loro massima efficacia devono essere assunte entro 12 ore dal rapporto a rischio. Assunzione che non deve avvenire oltre le 72 ore.
Deve essere considerato come un medoto eccezionale di emergenza da sostituire immediatamente con un metodo ctrontaccettivo sicuro. Alcuni medicinali, usati contemporanemante, possono interferire con la sua efficacia.
Per ottere la pillola del giorno dopo è necessaria una prescrizione medica che può essere rilasciata anche da un consultorio o in un pronto soccorso.
Anello vaginale
Dispositivo a forma di anello, fatto di un materiale flessibile capace di rilasciare lo stesso tipo di ormoni presenti nella pillola, direttamente attraverso la mucosa vaginale. L’anello va applicato dalla donna il primo giorno del ciclo mestruale.
Una volta inserito, l’anello va lasciato in vagina per 21 giorni, dopo i quali deve essere rimosso.
Dopo una pausa di 7 giorni, durante la quale compaiono la mestruazioni, va inserito un nuovo anello.
Dispositivo Intrauterino (IUD) al Levonorgestrel
Dispositivo costituito da un piccolo oggetto plastico a forma di T dove nel braccio lungo è presente un serbatoio capace di rilasciare ormone progestinico direttamente nell’utero della donna.
L’IUD, tramite il rilascio dell’ormone, rende sottile la membrana dell’utero addensando il canale cervicale di una secrezione mucosa. In questo modo gli spermatozoi non riescono a risalire, ma anche se dovessero riuscirci, avendo ridotto la membrana uterina, l’ovulo fecondato non avrebbe possibilità di impiantarsi.
Questo tipo di anticoncezionale viene applicato direttamente dal ginecologo ed una volta inserito può avere una durata valida anche fino a 5 anni. Dopo questo periodo va rimosso e la fertilità viene recuperata in poco tempo, se invece si desidera è possibile sostituirlo con uno nuovo.
Questo metodo anticoncezionale ha dimostrato anche una certa efficacia nel ridurre i flussi mestruali abbondanti, che in alcune donne e divenuto un problema alquanto diffuso.
Il dispositivo intrauterino è di norma sconsigliato alle giovani donne che ancora non abbiano avuto un figlio.
Il Cerotto Transdermico
Metodo contraccettivo che agisce in maniera analoga alla pillola, anche se per alcune persone può risultare più semplice l’utilizzo e quindi essere preferito. Il cerotto va aplicato su una parte del corpo priva di peli, gambe, glutei, braccia, schiena, l’unica parte dove non deve essere applicato è sul seno.
Come con la pillola va applicato un primo cerotto il primo giorno del flusso mestruale. Ogni cerotto deve essere sostituito dopo 7 giorni. Dopo 21 giorni (al terzo cerotto) si effettuerà un periodo di pausa di una setimana in cui si manifesteramnno le mestruazioni. Nel caso in cui iol cerotto si stacchi è necessario riapplicarne uno nuovo. Se dal distacco saranno passate più di 24 ore o in caso di aver dimenticato di sostituirlo in tempo, è conveniente utilizzare contemporaneamente altri metodi contraccettivi non ormonali.
METODI MECCANICI
La Spirale (IUD)
Dispositivo intrauterino che a differenza di quello al Levonorgestrel, ha il braccio lungo avvolto da una spirale di rame. Il rame rilascia degli ioni capaci di modificare l’ambiente uterino impedendo agli spermatozoi la risalita e anche se dovesse avvenire la fecondazione l’ovulo non ha possibilità di impiantarsi.
Anche in questo tipo di IUD, di norma si sconglia l’utilizzo a donne giovani che non abbiano avuto ancora dei figli o a chi presenta malformazionidell’utero.
Diaframma
Il diaframma é un dispositivo in lattice a forma di calotta con un anello flessibile per rendere agevole l’inserimento intravaginale collocandolo sul collo dell’utero. Va inserito 2-3 ore prima del rapporto sessuale e deve rimanere inserito fino a 6 a 8 ore dopo l’ultima eiaculazione dell’uomo. Per una efficacia miglio si consiglia di utilizzare questo dispositivo insieme ad una crema spermicida applicata sui bordi o nella parte concava del diaframma prima di inserirlo nella vagina.
Una volta rimosso e lavato può sempre essere riutilizzato avendo una durata variabile a seconda del ateriale e dal corretto utilizzo.
Il Preservativo
ll preservativo è un cappuccio di gomma che applicato sul pene impedisce l’ingresso degli spermatozoi nella vagina.
È da sottolineare che è l’unico, tra i metodi contraccettivi, capace di proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili, sia che si tratti di infezioni curabili quali la Candida, la Chlamydia ecc., sia di malattie gravi quali epatite, sifilide, Papillomavirus, AIDS.
La sua efficacia resta valida e integrale solo se indossato prima di qualsiasi contatto con il partner evitando penetrazioni (sia vaginali sia penetrazioni anali) senza protezione.
Molto importante è manterene integro il preservativo per questo è assolutamente sconsigliato aprire la confezione usando forbici o i denti.
Bisogna stare attenti quando lo si maneggia per indossarlo a non lesionarlo con le unghie e a fare in modo di lasciare sempre dello spazio sulla punta come serbatoio per lo sperma. Mentre lo si srotola sul pene durante l’erezione bisogna farlo cercando di coprire il pene fino alla base, evitando la formazione di bolle d’aria che provocherebbero la rottura.
Dopo l’eiaculazione, con il pene ancora eretto, bisogna terminare la penetrazione mantenendo il preservativo con le dita all’altezza della base, in modo da evitare fuoriuscita di sperma.
Ogni preservativo può essere usato per un solo rapporto sessuale, cioè ad ogni eiaculazione, ad orgasmo raggiunto dall’uomo, il preservaito va tolto e buttato via. Se si vuole avere un nuovo rapporto sarà necessario utilizzare un nuovo preservativo.
Bisogna porre attenzione anche al modo in cui viene conservato e ricordare che anche i preservativi hanno una data di scadenza.
Preservativo femminile (FEMIDOM)
È uno tipo di dispositivo anticoncezionale con un ottimo impatto sulla prevenzione dell’HIV e delle altre Malattie Sessualmente Trasmissibili anche se in Italia è ancora difficile da reperire.
Il femidom è una guaina morbida e trasparente lunga 17 centimetri, con un anello dalla parte che va inserita in vagina posto contro il collo dell’utero e un altro, dal diametro di circa 7 centimetri, che viene posto fuori la vagina a ricoprire al vulva. Come per il preservativo maschile il femidom, può essere usato solo una volta e va annodato dopo il rapporto sessuale per poi essere estratto dalla vagina
e buttato.
METODI NATURALI
Esistono diversi metodi che vengono annoverati in questa categoria ed utilizzati da diverse persone. Uno di questi è quello che viene effettuato mediante il controllo della temperatura basale. Esistono alcuni dispositivi elettronici capaci di calcolare con precisione la temperatura che varia, di pochi decimi, riuscendo a dare indicazioni rispetto al periodo in cui la donna non dovrebbe essere feconda.
Il Billings, invece, si basa sull’automonitoraggio del muco cervicale che con l’avvicinarsi dell’ovulazione cambia di consistenza. In questo modo è possibile riuscire a trarre informazioni rispetto al periodo fecondo e quindi quando bisognerebbe evitare rapporti sessuali per non incorrere in una gravidanza.
Il metodo Ogino-Knaus funziona tenendo il conto dei giorni fecondi; considerando, infatti, che teoricamente l’ovulazione avviene al quattordicesimo giorno del ciclo mestruale basterebbe evitare di avere rapporti sessuali dal nono al sedicesimo giorno, su un ciclo di 28 giorni, per evitare la gravidazna.
È da evidenzaire che questi tipi di metodi, in caso di irregolarità nei cicli mestruali o in caso di errori di valutazione non riescono a dare informazioni certe e quindi è possibile incorrere in gravidanze non desiderate. Oltre a ciò i metodi naturali non danno nessun tipo di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.
METODI CHIRURGICI
Mediante piccoli interventi chirurgici è possibile ottenere degli effetti contraccettivi. La vasectomia è un intervento mediante il quale vengono recisi, nell’uomo, i canali usati dagli spermatozoi per spostarsi dai testicoli all’uretra.
Nelle donne, invece, viene praticata la legatura delle tube andando ad impedire il percorso degli spermatozoi verso l’ovulo.
È da evidenziare che questi tipi di metodi, sono irreversibili e quindi una volta attuati non è più possibile ripristinare l’originaria fertilità.