In Italia, la professione di psicologo è regolamentata dalla Legge n°56 del 18 febbraio 1989 “Ordinamento della professione di psicologo”, integrata con il deposito della L. n°4 del 14-01-99. Per poter esercitare la professione, è necessario possedere l’abilitazione professionale. La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alle persone, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Inoltre, include le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
Punti chiave:
- La professione di psicologo in Italia è regolamentata dalla Legge n°56 del 18 febbraio 1989.
- Per poter esercitare la professione, è necessario possedere l’abilitazione professionale.
- La professione di psicologo comprende diverse attività, tra cui prevenzione, diagnosi, abilitazione-riabilitazione, sostegno, sperimentazione, ricerca e didattica.
- Gli psicologi devono iscriversi all’Ordine degli Psicologi e rispettare il Codice Deontologico.
- Esistono requisiti e un percorso formativo specifico per ottenere l’abilitazione alla professione di psicologo in Italia.
Requisiti e iter per l’abilitazione professionale
Per esercitare la professione di psicologo in Italia, è necessario superare l’Esame di Stato e iscriversi all’Albo degli Psicologi della propria regione. Questo iter formale garantisce il possesso delle competenze e dei requisiti richiesti per svolgere tale attività professionale.
Percorso formativo
Il percorso formativo per diventare psicologo prevede il conseguimento della laurea in Psicologia, che può essere di durata triennale (Laurea di Primo Livello) o biennale (Laurea Magistrale). Durante gli studi universitari, è inoltre obbligatorio svolgere un tirocinio pratico, che attesta il completamento della formazione.
Esame di Stato
Al termine del percorso di studi, i laureati in Psicologia possono accedere all’Esame di Stato, un esame di abilitazione professionale che consiste in una prova orale su temi teorico-pratici relativi all’attività svolta durante il tirocinio, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale. L’esame può essere sostenuto presso qualsiasi sede universitaria, anche diversa da quella dove è stata conseguita la laurea.
I candidati per partecipare alla prima sessione degli esami di stato devono presentare la domanda entro il 24 giugno, mentre per la seconda sessione il termine ultimo è fissato al 21 ottobre 2024. La commissione esaminatrice è composta da un presidente e altri quattro membri, selezionati tra docenti universitari e professionisti iscritti all’Albo.
Una volta superato l’Esame di Stato, è possibile iscriversi all’Albo degli Psicologi della propria regione, versando una tassa di iscrizione annuale. L’iscrizione all’Albo è un requisito fondamentale per poter esercitare la professione di psicologo in Italia.
Requisito | Descrizione |
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Laurea in Psicologia | Laurea di Primo Livello (triennale) o Laurea Magistrale (biennale) |
Tirocinio pratico | Obbligatorio durante gli studi universitari |
Esame di Stato | Esame di abilitazione professionale con prova orale |
Iscrizione all’Albo | Requisito per l’esercizio della professione di psicologo |
Come abilitarsi alla profesisone di psicologi in Italia
Per esercitare la professione di psicologo in Italia, è necessario seguire un iter specifico che prevede il conseguimento di una laurea quinquennale, il superamento dell’esame di Stato e l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi. Questo processo è stato recentemente modificato dalla Legge n. 163/2021, che ha introdotto importanti novità.
La nuova legge prevede che l’abilitazione professionale avvenga in concomitanza con l’esame finale per il conseguimento della laurea in Psicologia. Questo consiste in una “prova pratica valutativa delle competenze professionali” acquisite durante il tirocinio pratico-valutativo (TPV).
Il TPV è una parte integrante del percorso di studi e ha una durata di 20 CFU. Durante questo periodo, lo studente svolge attività pratiche supervisionate, che vengono poi valutate nella prova pratica valutativa (PPV). La PPV precede la discussione della tesi di laurea ed è finalizzata a verificare le capacità del candidato di riflettere criticamente sull’esperienza di tirocinio.
Superata la PPV, il neolaureato in Psicologia può iscriversi all’Ordine degli Psicologi regionale e iniziare a esercitare la professione. L’iscrizione all’Albo non preclude la possibilità di svolgere altre attività lavorative, purché siano rispettati i limiti e le competenze professionali definiti dal CNOP (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi).
Fase | Requisiti |
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Percorso formativo |
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Esame di Stato |
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Abilitazione professionale |
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In sintesi, il nuovo iter per l’abilitazione alla professione di psicologo in Italia prevede il conseguimento della laurea quinquennale, la realizzazione di un tirocinio pratico-valutativo, il superamento della prova pratica valutativa e l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi. Questo percorso rappresenta una importante opportunità per i futuri professionisti del settore.
Conclusione
La professione di psicologo in Italia è regolamentata dalla Legge n°56 del 1989 e richiede il possesso dell’abilitazione professionale. Il percorso formativo prevede il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia (LM-51) e il superamento dell’esame di Stato per l’iscrizione all’Albo professionale, articolato in due sezioni: Albo A per gli psicologi e Albo B per i dottori in tecniche psicologiche. La riforma attuata con la Legge n. 163/2021 ha modificato il tirocinio e l’esame di abilitazione, introducendo il tirocinio pratico-valutativo (TPV) e la prova pratica valutativa (PPV) da superare durante il percorso di studi.
Il nuovo iter di abilitazione alla professione di psicologo prevede l’acquisizione di almeno 30 crediti formativi universitari (CFU) durante il tirocinio, con 20 CFU per la laurea magistrale e 10 CFU aggiuntivi per i laureati triennali. La prova pratica valutativa precede la discussione della tesi di laurea, ed è strutturata in modo orale, con un giudizio di idoneità necessario per l’iscrizione all’Ordine degli psicologi regionale e il conseguente riconoscimento da parte del CNOP (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi).
Queste nuove disposizioni, introdotte dalla Legge n. 163/2021, mirano a rafforzare la formazione pratica e valutativa dei futuri professionisti della psicologia, garantendo un percorso di studi allineato alle competenze richieste dalla professione e un’abilitazione che si ottenga contestualmente al conseguimento della laurea magistrale.